Agoè, 3.08.2008
Eccomi ancora qui...dopo un po’ di silenzio...se devo ammettere il vero vi confesso che sono stata un po’ in crisi...con molta voglia di tornare a casa...vedendo un po’ tutto negativo...e non avevo voglia di scrivere...non mi veniva proprio...ora mi sforzo un po’ e ricomincio...giro la pagina di questa settimana...e cerco di rivedere il lato positivo delle cose...in fondo sono anche una clown...solo che è difficile esserlo lontano da tutti e tutto...senza una spalla...ora comprendo a fondo perché nei servizi ospedalieri clowneschi non si può andare da soli...è facile cadere e per rimettersi in piedi ci vuole molto più tempo...
Ma ora so che voglio restare ancora qui...perché ho ancora cose da fare e scoprire...perché ho ancora delle persone da conoscere...da incontrare...perché mi devo preparare al distacco con alcune persone che ho già conosciuto e con le quali si è creato un bel legame...perché voglio conoscere altri aspetti di me che qui ho scoperto e che solo questa situazione mi può aiutare a conoscere...
La settimana scorsa abbiamo chiuso il dispensario per un giorno e siamo andati in un villaggio ad offrire il nostro servizio...eravamo alloggiati in una scuola parrocchiale...che sono leggermente diverse dalle nostre...nel senso che non hanno mattonelle sul pavimento...le finestre sono aperte...non sarebbe insomma il posto più igienico del mondo...ma è anche vero che qui dormono nelle case di fango...quindi lo spirito di adattamento è dato per scontato....e invece no! Penso che avremmo trasferito nella scuola almeno metà degli strumenti di tutto il dispensario...per usarne neanche mezzo...e la cosa più strana è che noi non africani avremmo portato davvero poche cose e semplici...le persone che non sono stati capaci di adattarsi sono stati i medici...tutti e tre togolesi!! Al di là di questo è stata una splendida giornata...passata all’aria aperta...in mezzo alla gente...quella semplice dei villaggi...che ti sorride sempre e ti ringrazia per quello che non hai fatto...quella che non ha niente ma nonostante questo non chiede mai ma offre...
Mi stupisco sempre di più di come le persone con alcuni gesti...con alcune attenzioni ti possano cambiare la giornata...la visione negativa di un posto...o di una situazione...sono gli altri e il legame che abbiamo con gli altri a renderci forti o a risollevarci...e questo mi piace anche per il solo fatto che ci ricorda che siamo umani.
Eccomi ancora qui...dopo un po’ di silenzio...se devo ammettere il vero vi confesso che sono stata un po’ in crisi...con molta voglia di tornare a casa...vedendo un po’ tutto negativo...e non avevo voglia di scrivere...non mi veniva proprio...ora mi sforzo un po’ e ricomincio...giro la pagina di questa settimana...e cerco di rivedere il lato positivo delle cose...in fondo sono anche una clown...solo che è difficile esserlo lontano da tutti e tutto...senza una spalla...ora comprendo a fondo perché nei servizi ospedalieri clowneschi non si può andare da soli...è facile cadere e per rimettersi in piedi ci vuole molto più tempo...
Ma ora so che voglio restare ancora qui...perché ho ancora cose da fare e scoprire...perché ho ancora delle persone da conoscere...da incontrare...perché mi devo preparare al distacco con alcune persone che ho già conosciuto e con le quali si è creato un bel legame...perché voglio conoscere altri aspetti di me che qui ho scoperto e che solo questa situazione mi può aiutare a conoscere...
La settimana scorsa abbiamo chiuso il dispensario per un giorno e siamo andati in un villaggio ad offrire il nostro servizio...eravamo alloggiati in una scuola parrocchiale...che sono leggermente diverse dalle nostre...nel senso che non hanno mattonelle sul pavimento...le finestre sono aperte...non sarebbe insomma il posto più igienico del mondo...ma è anche vero che qui dormono nelle case di fango...quindi lo spirito di adattamento è dato per scontato....e invece no! Penso che avremmo trasferito nella scuola almeno metà degli strumenti di tutto il dispensario...per usarne neanche mezzo...e la cosa più strana è che noi non africani avremmo portato davvero poche cose e semplici...le persone che non sono stati capaci di adattarsi sono stati i medici...tutti e tre togolesi!! Al di là di questo è stata una splendida giornata...passata all’aria aperta...in mezzo alla gente...quella semplice dei villaggi...che ti sorride sempre e ti ringrazia per quello che non hai fatto...quella che non ha niente ma nonostante questo non chiede mai ma offre...
Mi stupisco sempre di più di come le persone con alcuni gesti...con alcune attenzioni ti possano cambiare la giornata...la visione negativa di un posto...o di una situazione...sono gli altri e il legame che abbiamo con gli altri a renderci forti o a risollevarci...e questo mi piace anche per il solo fatto che ci ricorda che siamo umani.
1 commento:
Cara Federica, Alessandro Ca. mi ha parlato di te e dell'esperienza che stai conducendo in Togo, segnalandomi il tuo blog. Molti anni fa ho passato con mia moglie delle vacanze in Togo, ma leggengo quanto scrivi, mi rendo conto che siamo tornati dal viaggio poveri, ossia privati delle cose che sono chi opera a favore degli altri, trova ed accumula. Resta l'innamoramento per un continente fatto di persone sorridenti (volti indimenticabili, come tu dici) segno che la felicità non risiede in quanto possediamo, ma nel modo nel quale l'usiamo. Mi riprometto di farti ancora visita. Intanto, grazie.
Marco Ma.
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