lunedì 2 giugno 2008

La vita frenetica dell'Africa

Agoè, 28.05.‏2008‏‏‏

Il luogo delle lettere cambia...e anche la tempistica...sono tornata alla casa dei volontari di Agoè giovedì scorso...e da allora ho sempre corso...quando riuscivo a fermarmi cercavo di dormire il più possibile!
Ho fatto talmente tante cose in questi giorni che devo aprire il diario per ricordare i vari fatti.
Giovedì mattina, quando sono arrivata alle 8, mi hanno subito piazzato all’accoglienza e così ho cominciato a lavorare...non è un grandissimo lavoro, ma il tempo passa veloce e qui si cerca di fare quello che può essere più utile! In pratica compilo i carnet ( un libricino dove si scrivono tutte le visite che si fanno ), oppure peso i bambini e prendo la loro altezza, o vado fuori dove le persone aspettano e faccio passare avanti le urgenze. Qui in media ci sono 50 o 60 consultazioni al giorno! E tantissimi bambini con febbre alta e malaria...riescono a toccare i 41°! Alle 11 o massimo 12 il mio lavoro finisce ma le consultazioni si protraggono fino a pomeriggio inoltrato.
Il secondo giorno dal mio ritorno ho anche cambiato stanza...ora ho il bagno in camera ed è una grandissima comodità!
Sabato pomeriggio è stato il giorno del pediatra ( viene un sabato pomeriggio al mese )...c’erano 28 bambini da vedere! Ho provato ad interagire con loro...ma ho trovato delle difficoltà...alcuni erano piccoli, altri non parlavano francese...ma la maggior parte era diffidente verso una bianca vestita da infermiera che si è seduta per terra ed ha cominciato a disegnare! Ma ho fatto le mie piccole conquiste visto che 5 sono venuti a disegnare con me. C’era una bambina bellissima che non aveva nessuna paura di me e si è lasciata coinvolgere...e abbiamo colorato insieme...per me è stata un’emozione! Poi mi è stato detto che è sieropositiva...e la prima cosa che ho pensato da vile è stata a cosa avevo fatto con lei. Poi mi sono detta “Fede, non essere deficiente e fare come le persone che non sanno come si trasmette questa malattia e hanno paura delle persone”! Ho preso la bimba in braccio e ho continuato a giocare con lei. La mia giornata era già piena così!
Domenica, sveglia alle 4,45 e gita a Kpalime per la comunione della sorella di Olivia! L’alba è stata qualcosa di meraviglioso...e indescrivibile! C’erano tutti i colori del mondo che spuntavano assieme al sole e al nuovo giorno! Comunque, celebrazione stranamente corta, solo 2 ore rispetto alle 3 ore di Messa domenicale alla nostra parrocchia. La Celebrazione, come la Messa, è stata fatta con alcune parti in Ewè e altre in francese...di solito l’omelia è in tutte e due le lingue. La prima cosa diversa da noi è che per ogni momento c’è almeno un canto...ed il coro è sempre accompagnato dagli jambè! La seconda e la più bella, a mio avviso, è che all’offertorio non c’è nessuno che passa tra i banchi a raccogliere l’elemosina...ma tutti ordinatamente ci si alza e ballando si porta l’offerta nelle ceste davanti all’altare! Poi a volte ci si deve alzare per giorno della settimana in cui si è nati, altre volte per sesso, altre ancora si comincia dai banchi più vicini all’altare ai più lontani. E tutti nel frattempo si alzano e ballano e battono le mani a tempo di musica! E’ vissuta e ti da la sensazione di una grandissima festa!
Lunedì sono andata con Mari a chiedere il permesso, ad un dispensario a 7 km dal nostro, di poter lavorare nella loro maternità. Permesso accordato ma ovviamente non sono diversa dai pazienti che chiedono di essere curati e quindi mi sono dovuta procurare tutto il necessario per poter lavorare in sicurezza. Persino il sapone per lavarmi le mani! Tutti i pomeriggi che posso così posso andare e se voglio anche qualche notte...visto che anche le africane mi confermano che i bambini nascono molto di notte! In 2 pomeriggi da poche ore ciascuno ho già visto 4 parti! Le condizioni degli ambienti sono una cosa inimmaginabile, e gli strumenti per il parto consistono in guanti, padella, cordonclamp e lametta per tagliare il cordone. Non esistono pinze da collo o koker o forbici da episiotomia o teli sterili! Solo le mani...eppure i bambini nascono e vivono e le mamme non hanno quasi mai bisogno di punti di sutura! Le donne non sono mai guardate e non gli si tiene la mano per incoraggiarle...il travaglio se lo fanno da sole camminando avanti e indietro nel piccolo cortile del dispensario! E’ proprio tutto un altro mondo...fatto di semplicità e di una grande forza!
Ora vado a letto perchè sono stanchissima...qui le giornate volano...sai sempre a che ora parti alla mattina ma non sai mai quando torni la sera!
Vi abbraccio, vi stringo a me e vi ringrazio per le parole incorraggianti che mi inviate!

Fede

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