sabato 28 giugno 2008

La malattia


Agoè, 26.06.2008

Rieccomi...dopo un po’ di silenzio...sono di nuovo davanti al computer a scrivere...stavolta non le mie avventure...ma la mia malattia...e il mio stato d’animo...e la differenza che ho riscontrato con questo popolo...
Sabato 14 giugno ho scoperto di avere la malaria...da qualche giorno non mi sentivo in forze...capivo che il mio corpo non reagiva più come prima...mi sembrava di avere tipo una leggera influenza...per fortuna ti fanno un po’ di terrorismo psicologico prima di partire...e quindi ho chiesto a Monica, la nostra tecnica di laboratorio, a fine giornata di farmi il test per vedere se era malaria...dopo circa mezz’ora ho saputo che la mia sensazione di malessere era giusta...e ho dovuto cominciare a prendere un farmaco che qui usano per questa malattia...sono 4 compresse la mattina e 4 la sera per tre giorni...ho pensato che più facile di così non poteva essere...tre giorni e me la sarei cavata! In più non avevo una grande febbre...
Così il giorno dopo ho deciso di partecipare alla gita al mare...nessuno poteva rifiutare un pranzo al ristorante con tavolo in spiaggia di fronte all’oceano...!Non crediate che abbia cominciato a fare la vip! Il tutto mi è costato 7 euro! Mi sono divertita...sono stata con le altre...e non mi sono sentita così malata...
La batosta è arrivata la sera del terzo giorno...quando ho avuto la febbre un po’ più alta e quindi ho capito che i farmaci non avevano fatto effetto...il giorno dopo mi sarebbe toccata la primo flebo della mia vita...o almeno di cui io ne sia consapevole...
La cosa bella di tutto questo è che non mi sono mai sentita sola o abbandonata...tutti si sono presi cura di me...e durante le 6 ore di flebo c’è stato un continuo via vai dalla mia camera...
Se non volete spendere soldi per bere e avere comunque la sensazione di essere brilli potete farvi una flebo di chinina o bervi due pastiglie...il risultato è assicurato...!!!
Ora la prendo sul ridere ma quando è stato giovedì, che stava per essere una settimana di malattia e di farmaci potenti e che non ne venivo fuori ho avuto un grandissimo momento di sconforto...di quelli dove non ti sai da che parte aggrappare per risalire...dove ti sembra di non far altro che crollare...fortunatamente il tempo...le lacrime...e qualche parola di incoraggiamento aiutano a superare tutto...così gli effetti della chinina sono passati...l’appetito è tornato e anche la voglia di ridere e sorridere dell’avventura che sto vivendo...!
Ora che sto bene...che ormai la convalescenza è finita...e che ti rendi conto che in fondo non è successo nulla di grave...mi chiedo come fanno queste persone ad essere così forti da non farsi abbattere nemmeno fisicamente dalla malaria...ci sono persone che vanno a lavorare nei campi con la febbre della malaria... ci sono bambini che regolarmente si beccano tre flebo al mese per la malaria...e non fiatano...
Allora ti rendi davvero conto di quanto sono stata fortunata a nascere in un altro continente...dove malattie come la malaria sono state debellate da tempo e dove la salute e quasi non solo un diritto ma un dovere della persona!
Ti rendi conto di quanto sia importante il tuo corpo...di quanto possa aiutare te stesso e ti possa aiutare ad aiutare...e forse cominci a provare a pensare che puoi cominciare a rispettarlo almeno un po’ di più!
E ti accorgi quanto diventa importante nel momento di maggior sconforto anche una sola parola...a cui ti puoi aggrappare...e quanto vorresti tutti quei gesti di affetto che forse a volte con il tuo comportamento o carattere hai rifiutato...
Ormai mancano due giorni al mio complimese! Sono tornata ad essere serena e in forma! E spero di riuscire a raccogliere presto della nuove immagini da descrivervi!
Vi abbraccio forte!
Fede


domenica 15 giugno 2008

Spero in un lieto fine

Agoè, 10.06.2008


Più cose mi hanno colpito in questi giorni...
Domenica 5 minuti prima dell’orario concordato per andare a Messa ha cominciato a piovere...una cosa normale forse...e so che da voi non finisce più di piovere...ma qui quando piove è un diluvio...l’acqua veniva giù a secchiate...la strada era un macello! Vi ricordo che la maggior parte delle strade qui non è asfaltata...pozzanghere profondissime e fiumi ai lati delle strade...ma la gente era fuori...per il mercato...chi per vendere e chi per comprare...e quello che si vedeva fuori dalla macchina sotto il diluvio erano donne e bambini che a piedi nudi camminavano nel fango che gli arrivava almeno alle caviglie con sopra la testa chili di cose da portare a casa...subito abbiamo pensato che se l’avessimo fatto noi europee l’indomani saremmo state a letto con 40 di febbre...ma loro no...hanno una forza fisica e morale che io non ho mai visto in nessuno...sono capaci di sopportare dolori fisici e morali che noi non immaginiamo...sto parlando delle donne e dei bambini togolesi...gli uomini sono un capitolo a parte come da noi...!
Ieri quando siamo arrivate al dispensario abbiamo trovato Martine, la ragazza incinta di cui vi ho raccontato, ad aspettarci sulla porta...voleva chiederci se una volta nato il bambino poteva darlo a noi per trovargli una famiglia...sembrava la decisione a cui era arrivata parlando con suo papà...visto che non sapeva quale era il nome del papà e qui è un immenso disonore. Oggi è tornata per avere il numero di telefono delle persone che si occupano di abbandoni e adozioni...ma...quando le è stato consegnato il numero ha detto di sentire male ai reni...la Sage l’ha visitata...ed era già a 4 cm di dilatazione con la manina del bimbo davanti alla testa...
Naturalmente in quel momento io ero a casa a mangiare...ma Ilaria è arrivata con la notizia...abbiamo preso le cose che ci servivano recuperabili a casa per il parto e siamo tornate al dispensario...la ragazza non aveva nessuno in quel momento che la potesse o volesse seguire...siamo salite in macchina con direzione il dispensario di Agoè...me la stava facendo un po’ sotto...è vero che era a 4 cm ma voi non potete immaginare la strada...speravo non mi partorisse in macchina... Arrivate al dispensario dove vado a lavorare il pomeriggio, ci fanno subito entrare in sala parto...fortunatamente conoscevo l’ostetrica di turno...era già quasi completa...e mi preparo per fare il parto...il bambino ha la mano davanti alla testa ma dicono che non ci sono problemi...uscirà...sono agitata e vedo che anche Ilaria un po’ lo è...ci sentiamo forse responsabili...o forse siamo coinvolte da questa storia...dopo pochi minuti si vede la testa...e poi entra a far parte di questo mondo, silenziosamente, un bambino maschio...sano...sano nonostante tutto quello che ha già passato...ed è anche bello...cerchiamo di coinvolgere subito Martine...non vogliomo che lo dia in adozione...ogni bambino ha il diritto di essere amato dalla sua mamma...ma lei è un po’ staccata,un po’ stanca,forse ha ancora tanta paura...
La mettono in una stanza vicino...e le mettiamo di fianco il bambino...proviamo a chiamare il papà che dopo un po’ di tentativi risponde e dice che verrà...
Martine ha partorito alle 15.03...alle 17 vediamo arrivare la zia...che non è di aiuto visto che sembra arrabbiata con la ragazza...poco dopo arriva Suor Justine che si occupa di un orfanotrofio...e parla con Martine...solo con lei e solo ora le dice di sapere chi è il padre del bambino e le dice che lo vuole tenere lei...noi siamo felici di questo...la zia va via...
Alle18.40 non si vede ancora nessuno...e Martine non ha mangiato dalla mattina...e noi dobbiamo rientrare...le compriamo qualcosa e la salutiamo...
In macchina al ritorno regnava un po’ di silenzio...un po’ di adrenalina...un po’ di felicità...ma molta pena...se non ci fossimo state io e Ilaria, Martine era sola...quando le sono venute le contrazioni...quando ha partorito...e dopo...e adesso cosa sarebbe successo?
Arrivate a casa abbiamo raccontato le nostre disavventure del pomeriggio...abbiamo fatto vedere le foto sul cellulare del bambino...e Olivia ha chiamato il papà della ragazza per sapere se qualcuno andava da lei...lui era là da sua figlia e suo nipote...finalmente!

Agoè, 11.06.2008


Oggi sono andata al dispensario...Martine era ancora là...però stava allattando suo figlio e con lei c’era una donna...un’altra zia...più tranquilla di quella di ieri...il bambino non ha ancora un nome...ma mi hanno detto che stasera sarebbe venuto a prenderli suo papà...li avrebbe portati a casa...forse fra qualche settimana andrà al nord da sua mamma...e quando il bambino sarà più grande tornerà per finire il suo apprendistato come sarta...
Io lo spero con tutto il mio cuore...e spero che questo sia un lieto fine...lo spero per Martine...e per suo figlio...lo spero perchè credo che insieme possano crescere insieme....e formare una famiglia...lo spero perchè il suo bambino non ha colpe e non ha chiesto di nascere...ma ha lottato fino in fondo per essere accettato...

Fede

domenica 8 giugno 2008

Il meritato riposo

Agoè, 08.06.‏2008


Finalmente arriva anche la domenica...e il riposo...ieri dopo la mattina al dispensario, io, Olivia e Ilaria siamo andate ad accompagnare da suo papà la ragazza incinta di 8 mesi...e ancora non abbiamo capito perchè possa comportarsi così...il papà è una bella persona...sembra...le ha costruito già la struttura dove poi avrebbe potuto fare l’atelier...non era arrabbiato ma dispiaciuto...e si vedeva non sapeva cosa fare...abbiamo scoperto che la mamma della ragazza è al nord...che vive con un altro uomo...e con suo papà vive una donna che dice di averla amata come una figlia...ma forse proprio tutto non è vero se Martine si comporta così...con un disperato bisogno di essere accettata da qualcuno!
Finalmente stamattina ho potuto dormire fino alle nove passate...colazione con molto calma e un po’ di pulizie...il clima sembra essere tranquillo in casa...abbiamo mangiato tutte assieme..cosa che durante la settimana capita raramente...perchè c’è chi rimane in laboratorio fino a tardi, chi esce per portare qualcuno in ospedale e non riesce a rientrare in tempo...insomma oggi il tempo per fortuna sembra essere calmo per tutti...e tutti abbiamo la possibilità di fare ciò che più ci piace...dormire (per me!), leggere o guardare la tv...fra qualche ora andrò a Messa e poi ci sarà la cena tutte assieme...
La comunità deve essere vissuta come una famiglia...almeno io sono convinta di questo...se quando partirò non ci sarà una persona di quelle con cui ho vissuto che mi rimpiangerà non avrà avuto senso la mia permanenza qui...nemmeno se mille persone fuori da questa casa chiederanno di me...e questa cosa dovrò portarmela a casa...non si può fare del bene fuori se non lo facciamo prima nella nostra famiglia...come mi diceva mia mamma...
Domani inizia un’altra settimana...e sarà sicuramente intensa...i malati saranno tanti...è la stagione della malaria questa...ma sarà bello comunque...incontrerò tanta gente...spero di riuscire ad andare alla maternità per far nascere qualcuno!...e magari costruirò qualche altro pezzo di rapporto con qualcuno...spero che le mie sensazioni siano giuste e di essere già ad un bel punto...!
Forse fra una settimana può capitare l’occasione di andare a visitare la savana...con padre Dindo...vedremo...mi hanno detto che vive in un villaggio di 200 persone...sarebbe una bella avventura!
In attesa di altre nuove da raccontarvi vi saluto...vi abbraccio...e vi auguro un buon inizio di settimana!

Fede

Un compleanno diverso

Agoè, 06.06.2008


Ieri giornata speciale per me...compio 24 anni...non a casa mia...in Africa...e lontano da tutte le persone che amo...
Non so se si può definire la giornata di ieri con un solo aggettivo...forse solo “speciale”!
E’ iniziato con la Messa alle sei del mattino...perchè per ogni festeggiato c’è la Messa a cui tutti gli altri devono partecipare...condivisibile o meno vi ammetto che non mi è dispiaciuta la cosa...ma qui dovrei aprire una parentesi sulla spiritualità un po’ troppo personale per essere pubblicata su internet...e quindi me la tengo per me...è inevitabile che anche questa parte della persona sia scossa. Non preoccupatevi che non penso assolutamente a farmi suora...ma le cose che vedi qui ti fanno riflettere un po’ su tutto!
Al dispensario mi è stata cantata la canzone e regalato un cappello bizzarro visto che le mie coinquiline sanno che faccio il clown...la giornata è iniziata tranquilla e gioiosa...ma con in fondo un pizzico di malinconia...
Durante la mattinata è arrivata al dispensario una ragazza di 20 anni che diceva di essere incinta e che il bambino era morto...con la Sage Femme abbiamo fatto la visita e molto domande...e abbiamo scoperto che lei aveva cercato di interrompere la gravidanza il giorno prima o la notte...ma che il bambino era ancora vivo...più volte nel corso della gravidanza aveva cercato di abortire...ma il bambino è ancora vivo...contro tutto e tutti...contro la sua stessa mamma che non lo vuole lui sta combattendo per vivere...la vita...e la forza che ci tiene aggrappata ad essa è enorme. Questa ragazza ha una storia un po’ travagliata...suo papà non la vuole a casa...perchè esce troppo spesso e volentieri con diversi ragazzi...e questo bambino capitato per caso per lei è un intralcio...ma non ho ancora capito ad oggi cosa davvero le stia passando per la testa...perchè nei suoi occhi c’è una tristezza che forse nessuno può capire...non la sto giustificando...ma non si può nemmeno dire è una zoccola e basta...perchè fa così?questa è la vera domanda a cui nessuno tranne lei potrebbe rispondere...a me piace pensare che il suo bambino continui a vivere dentro di lei nonostante tutto per dimostrarle che la vita deve essere vissuta nel migliore dei modi.
Nonostante questo si festeggia alla fine del lavoro al dispensario con tutti quelli che ci lavorano dentro...
E la sera arriva il momento più bello...abbiamo cenato tutte assieme...mi hanno preparato il budino...e mi hanno fatto due regali splendidi...un batique raffigurante una mamma con il suo bambino intenta a fare il fufù...piatto tipico togolese...perchè essendo ostetrica ogni giorno mi occupo di mamme e bambini...il tutto accompagnato da un biglietto...dove c’è scritto che sono contente della mia presenza...e mi augurano che il mio sorriso sorga sempre sulle mie labbra per seminare gioia...e io mi sono sentita accolta e voluta bene in un momento in cui stavo desiderando con tutto il mio cuore di essere a casa mia...e poter abbracciare,toccare,stringere le persone che amo...e mi è stato di aiuto...e poi sono riuscita sentirmi bene...nonostante la lontananza da casa...
Vi racconto questo perchè non sempre tutto è rose e fiori...non sempre siamo al top...ma sempre arriva qualcosa o qualcuno ad aiutarci se noi siamo pronti a riceverlo.
E tutti gli abbracci e le parole che diamo per scontate non lo sono...nè per chi le riceve nè lo deve essere per chi le dona...
Per questo dico che ieri non era la mia festa...ma la festa dei miei genitori...di mia mamma e di mio papà...perchè solo loro posso e devo ringraziare se oggi posso dire di aver festeggiato il mio 24° compleanno in Africa!

Fede

Il Bon Ton e l'edecazione

Agoè, 03.06.2008

Le tre giovani del gruppo, io, Ilaria e Olivia, hanno passato il fine settimana fuori dalla casa dei volontari...sabato sera siamo state a casa di Olivia a Lomè con i suoi due fratelli e due sue amiche. Abbiamo fatto una vera cena togolese consistente in pollo cotto nel pomodoro, pimman ( peperoncino ),e polenta cotta con pomodoro e cipolla! Il cibo è molto buono e saporito...ma la cosa più importante è come si mangia tutto questo. I togolesi ma penso in tutta l’africa non esiste un piatto per ogni commensale...si mangia tutti nella stessa padella...e con la mano...io non so cosa pensate voi...può sembrare una cosa schifosa...a me da l’idea di unione...di comunione...a me non fa schifo...a me piace questo modo di mangiare! Comunque non preoccupatevi...le due italiane hanno usato la forchetta invece della mano...ma mangiare dallo stesso piatto mi è piaciuto! Eravamo tutti seduti attorno ad un piccolo tavolino...e pescavamo insieme la polenta dalla terrina!
Siamo rimasti a dormire in quella casa...le case sono molto semplici...non hanno molto mobili...quello che non manca a chi ha l’elettricità è la tv e un dvd...! Così siamo riuscite a scampare alle Messa delle 7 domenicale e che dura 3 ore...
Il pomeriggio della domenica siamo andate in spiaggia! Finalmente ho visto l’oceano africano! Mi sono seduta davanti al mare...e guardavo le grandissime onde che si infrangevano sulla sabbia...era uno spettacolo! Era da Lisbona che non vedevo l’oceano...e a me affascina...è stato un pomeriggio veramente rilassante...c’erano le onde...c’era un venticello che non ti faceva soffrire il caldo...c’erano delle persone con cui poter parlare tranquillamente...è stato veramente bello!
Oggi ho cominciato a fare le consultazioni prenatali con la Sage Femme del nostro centro...è tornata dalle vacanze...è una donnina piccolina ma con moltissima energia che le traspira da tutti i pori! La cosa più importante per lei è educare le donne di qui...quindi se non hanno tutte le analisi che lei ha chiesto o se si presentano in un’altro giorno rispetto all’appuntamento dato le rispedisce a casa...perchè dice che devono imparare a fare quello che si dice loro e non fare quello che vogliono loro! Se i carnet sono sporchi o tenuti mali vanno cambiati! E soprattutto se all’entrata dicono loro che ci sono i wc all’interno e loro urinano dove vogliono...le spedisce a chiedere scusa! Penso di aver sentito più rimproveri oggi che io in tutto la mia vita...ma le donne sono affezionate a questa piccola grande Sage! Nonostante le abbia invitate a rivolgersi ad un altro centro durante la sua assenza tutte hanno aspettato il suo ritorno...e molte donne incinte aspettano fuori dall’entrata per poter iniziare le consultazioni con lei! E’ proprio una mamà...anche se ti rimprovera non puoi non volerle bene...sono contenta di poter imparare la sua arte nei prossimi 5 mesi...sono contenta di vedere un’africana che educa la sua gente! E’ importante che ci siano persone così...sono ascoltate più di 1000 bianchi!
Sono contenta di incontrare così tante persone...e sono contenta di trovare che ogni persona ti insegna qualcosa di nuovo...sono venuta qui per imparare...e spero di poter portare a casa alla fine un po’ di saggezza di queste persone!
E’ passato un mese...a volte lentamente...a volte più velocemente! Ho imparato che la nostalgia c’è...ma che ci deve essere...altrimenti che rapporti avrei costruito?! Ma sono serena...e ho una grande tranquillità di fondo...

Vi abbraccio forte!
Fede

mercoledì 4 giugno 2008

lunedì 2 giugno 2008

Morte e nascita

Agoè, 30.05.2008

Non ricordo esattamente dove e come l’ho sentito ma il titolo è giusto così! Non è la vita il contrario della morte ma è la nascita...della vita non c’è contrario...
Gli avvenimenti di questi due giorni sono straordinariamente tragici e straordinariamente splendidi!
Ieri al dispensario sembrava una giornata tranquilla...fin troppo...nessun bambino particolarmente grave e nessun paziente da evacuare...tutto troppo bello per essere vero...
Ormai mi sono presa l’incarico a mezziogiorno o una di tornare a casa sia per mangiare che per preparare dei panini alle altre, che hanno lavori più lunghi del mio. Quindi ieri ho fatto questo e con me è venuta Ilaria, vista la giornata tranquilla. Mangiamo e scherziamo e non ci accorgiamo nemmeno che stiamo mangiando un mango con i vermi! Va beh...
Quando arriviamo al dispensario vediamo un corri corri generale...e pensiamo ad un urgenza...e invece veniamo informate che l’urgenza c’era ma è già finita...una bambina di 3 anni è stata portata troppo tardi al dispensario...è arrivata che, nonostante la pelle, era bianca e itterica e in affanno...sono riusciti solo a portarla in sala emergenza per poterle fare un prelievo ma la bimba è morta dopo due minuti...nemmeno il tempo di prendere la siringa. Che cosa avesse è semplice...una malaria non curata che ti porta all’anemia e ti uccide. L’ho vista stesa sul letto...sembrava dormisse. E poi quando è arrivata la mamma ho sentito la sua disperazione...era nei campi a lavorare e la bimba stava male da dieci giorni ma la sera sembrava sempre migliorare...fino a ieri. Ma la vita è veramente bastarda...a volte...solo per il fatto che continua indipendentemente da tutto e tutti. E dopo mezz’ora al dispensario si è tornato a lavorare come sempre. Non riuscivo a disperarmi...cercavo di tenere lontana questa cosa da me...ma comunque non ero io...forse un po’ incazzata con il mondo.
Non preoccupatevi...di malaria si muore solo se non viene curata per molto tempo...e qui la prima cosa che ti danno se hai la febbre sono i medicinali antimalarici. Sarebbe facile curarla...se tutti sapessero cos’è, come si manifesta e cosa bisogna fare. Ma a volte questa gente è veramente testarda e non vuol capire...e giustifica le morti dei bambini dicendo che Woodu (non so se si scriva così) li ha presi. E invece no...
Poi la vita ti regala sempre qualcosa per cui sorridere...
Oggi sono andata al dispensario vicino...in macchina da sola...si sono fidati...Questo lo dico perchè qui non è facile guidare...ci sono moto e bici che ti sorpassano da ogni dove e buche enormi da evitare...comunque sono riuscita ad arrivare sana e salva.
La prima cosa che faccio vado nell’ufficio della coordinatrice a salutare e cambiare le scarpe...mi dice che vieni a presentarmi al personale perchè c’è gente che non ho mai visto! Le Sage Femme (ostetriche) in questo dispensario sono tutte delle grandi obese e bruttissime! Sembrano veramente delle arpie...e quella di oggi era spaventosa ma altrettanto gentile! Dopo un’ora e mezzo che ero lì senza far niente e che meditavo di tornare alla casa è arrivata una donna “quasi completa”...non avevo capito a che punto eravamo del travaglio ma quel quasi mi ha dato fiducia...dopo circa 15 minuti la Sage la visita e dice che è completa...si gira verso di me e mi chiede se avevo le cose per assistere al parto...certo ma comincio ad essere agitata...sono 8 mesi che non assisto ad un parto!
Corro a prendere le mie cose, torno e m’infilo il tabliè (dicesi anche grembiule per cucinare), i guanti lunghi (mi arrivano alle spalle),e i guanti sterili. Sono pronta...guardo la Sage e l’accocheurs (ostetrica ma senza diploma che fa i parti) e vedo che nessuna delle due ha i guanti e le prego gentilmente di indossarli che non si sa mai! Dopo un minuto la bambina è nata...mi sono un po’ impacciata perchè è tutto un’altro modo di lavorare...e avevo la padella che non mi lasciava spazio...ma l’adrenalina è stata quella di sempre! Pesava 2300g ed ha pianto subito!
Quando tornavo in macchina davanti a me c’era un magnifico tramonto rosso...e pensavo che ero nella mia Africa...e che avevo aiutato a partorire una donna...che ero tornata a vedere il fantastico miracolo della vita...e che ne vedrò di certo tanti altri di miracoli...ed ero semplicemente felice!
Sorridevo...sorridevo...e guardavo...il tramonto...la gente sulla strada...i colori...la vita!
Penso...la vita di per se è un po’ complicata...e noi spesso la aiutiamo ad esserlo di più...perchè non l’aiutiamo mai ad esserlo di meno? E forse l’Africa mi sta dando un consiglio...che è la semplicità a migliorare sempre le cose...non vuol dire non fare nulla o non avere nulla...ma essere semplici...e assaporare di più quello ci offre ma che non ci accorgiamo...e questo non vale solo per questa parte del mondo...forse qui è solo più facile accorgersene...

Vi abbraccio e vi bacio!
Fede

La vita frenetica dell'Africa

Agoè, 28.05.‏2008‏‏‏

Il luogo delle lettere cambia...e anche la tempistica...sono tornata alla casa dei volontari di Agoè giovedì scorso...e da allora ho sempre corso...quando riuscivo a fermarmi cercavo di dormire il più possibile!
Ho fatto talmente tante cose in questi giorni che devo aprire il diario per ricordare i vari fatti.
Giovedì mattina, quando sono arrivata alle 8, mi hanno subito piazzato all’accoglienza e così ho cominciato a lavorare...non è un grandissimo lavoro, ma il tempo passa veloce e qui si cerca di fare quello che può essere più utile! In pratica compilo i carnet ( un libricino dove si scrivono tutte le visite che si fanno ), oppure peso i bambini e prendo la loro altezza, o vado fuori dove le persone aspettano e faccio passare avanti le urgenze. Qui in media ci sono 50 o 60 consultazioni al giorno! E tantissimi bambini con febbre alta e malaria...riescono a toccare i 41°! Alle 11 o massimo 12 il mio lavoro finisce ma le consultazioni si protraggono fino a pomeriggio inoltrato.
Il secondo giorno dal mio ritorno ho anche cambiato stanza...ora ho il bagno in camera ed è una grandissima comodità!
Sabato pomeriggio è stato il giorno del pediatra ( viene un sabato pomeriggio al mese )...c’erano 28 bambini da vedere! Ho provato ad interagire con loro...ma ho trovato delle difficoltà...alcuni erano piccoli, altri non parlavano francese...ma la maggior parte era diffidente verso una bianca vestita da infermiera che si è seduta per terra ed ha cominciato a disegnare! Ma ho fatto le mie piccole conquiste visto che 5 sono venuti a disegnare con me. C’era una bambina bellissima che non aveva nessuna paura di me e si è lasciata coinvolgere...e abbiamo colorato insieme...per me è stata un’emozione! Poi mi è stato detto che è sieropositiva...e la prima cosa che ho pensato da vile è stata a cosa avevo fatto con lei. Poi mi sono detta “Fede, non essere deficiente e fare come le persone che non sanno come si trasmette questa malattia e hanno paura delle persone”! Ho preso la bimba in braccio e ho continuato a giocare con lei. La mia giornata era già piena così!
Domenica, sveglia alle 4,45 e gita a Kpalime per la comunione della sorella di Olivia! L’alba è stata qualcosa di meraviglioso...e indescrivibile! C’erano tutti i colori del mondo che spuntavano assieme al sole e al nuovo giorno! Comunque, celebrazione stranamente corta, solo 2 ore rispetto alle 3 ore di Messa domenicale alla nostra parrocchia. La Celebrazione, come la Messa, è stata fatta con alcune parti in Ewè e altre in francese...di solito l’omelia è in tutte e due le lingue. La prima cosa diversa da noi è che per ogni momento c’è almeno un canto...ed il coro è sempre accompagnato dagli jambè! La seconda e la più bella, a mio avviso, è che all’offertorio non c’è nessuno che passa tra i banchi a raccogliere l’elemosina...ma tutti ordinatamente ci si alza e ballando si porta l’offerta nelle ceste davanti all’altare! Poi a volte ci si deve alzare per giorno della settimana in cui si è nati, altre volte per sesso, altre ancora si comincia dai banchi più vicini all’altare ai più lontani. E tutti nel frattempo si alzano e ballano e battono le mani a tempo di musica! E’ vissuta e ti da la sensazione di una grandissima festa!
Lunedì sono andata con Mari a chiedere il permesso, ad un dispensario a 7 km dal nostro, di poter lavorare nella loro maternità. Permesso accordato ma ovviamente non sono diversa dai pazienti che chiedono di essere curati e quindi mi sono dovuta procurare tutto il necessario per poter lavorare in sicurezza. Persino il sapone per lavarmi le mani! Tutti i pomeriggi che posso così posso andare e se voglio anche qualche notte...visto che anche le africane mi confermano che i bambini nascono molto di notte! In 2 pomeriggi da poche ore ciascuno ho già visto 4 parti! Le condizioni degli ambienti sono una cosa inimmaginabile, e gli strumenti per il parto consistono in guanti, padella, cordonclamp e lametta per tagliare il cordone. Non esistono pinze da collo o koker o forbici da episiotomia o teli sterili! Solo le mani...eppure i bambini nascono e vivono e le mamme non hanno quasi mai bisogno di punti di sutura! Le donne non sono mai guardate e non gli si tiene la mano per incoraggiarle...il travaglio se lo fanno da sole camminando avanti e indietro nel piccolo cortile del dispensario! E’ proprio tutto un altro mondo...fatto di semplicità e di una grande forza!
Ora vado a letto perchè sono stanchissima...qui le giornate volano...sai sempre a che ora parti alla mattina ma non sai mai quando torni la sera!
Vi abbraccio, vi stringo a me e vi ringrazio per le parole incorraggianti che mi inviate!

Fede