mercoledì 26 novembre 2008

Il ritorno

Verona, 26.11.2008


E’ un mese che sono scesa dall’aereo che dal Togo mi ha portato a Verona…mi ha portato a casa…
Ora posso scrivere la fine di questo blog…o l’inizio di una nuova avventura…chi lo sa…
Non potevo scrivere prima…non potevo scrivere del ritorno, prima di aver passato del tempo con i miei familiari…con Marco e aver visto casa sua…prima di essere stata un po’ di tempo con la mia migliore amica…prima di aver visto i miei clown…senza tutto questo non potevo dire di essere tornata a casa…
L’ultimo mese ad Agoè è stato difficile…bisogna prepararsi al distacco con le persone che hai conosciuto e con le quali hai avuto un bel rapporto…devi prepararti a lasciare un mondo, che nonostante tutte le difficoltà, ti ha accolto e accompagnato…devi prepararti ad affrontare le paure nel tornare….di quello che potrebbe essere cambiato per te o per gli altri...
Vivi là e continui a servire gli altri, ma la tua testa è già in Italia.
E’ stato bellissimo ed emozionante il giorno in cui è arrivato Marco in Africa…ho tremato tutto il giorno e poi vederlo è stato come non esserci mai lasciati…è stato ritrovare una persona che ami…è stato accoglierlo nel mondo nel quale ho vissuto sei mesi…è stato rivedere in lui lo stupore che anch’io avevo provato atterrando in Africa e vederla per la prima volta…
Da quel momento è iniziata la mia vacanza…gli ultimi dieci giorni…non sempre idilliaci…alcune dinamiche di gruppo non si potevano capire nell’arco di pochi giorni, ma io era sei mesi che le vivevo…a volte ci sono state delle incomprensioni…ma comunque per me è stato importante che lui fosse lì…accanto a me…vedeva ciò che io non avrei mai potuto descrivergli così bene…e poteva vedere l’Africa delle vacanze...quella dei posti lussuosi e l’Africa vera…quella dei poveri…quella dei villaggi…
Non avrei mai creduto che potessi essere dispiaciuta di lasciare Agoè…ma l’ultimo giorno è avvenuto proprio questo…e ho ricevuto un grandissimo affetto…abbiamo fatto una festa al dispensario per chi sarebbe partito nei giorni seguenti…ed è stata una vera e propria festa con canti e balli…con risa e lacrime…con gioia e tristezza…ma con la consapevolezza che un giorno sarei tornata lì…se non altro per le persone che ho conosciuto e che mi porto nel cuore…
Quando è stato tempo di partire per l’aeroporto i miei compagni sono tutti venuti con noi…ci hanno accompagnato fino all’ultimo metro…tra di loro c’erano persone che a breve avrei risentito e magari rivisto…ma persone che più difficilmente avrei sentito…e con cui avevo abitato per sei mesi…e magari avevo cominciato a voler bene…
Una volta salito sull’aereo rimaneva il dispiacere…ma cominciava anche l’agitazione…quella che da lì a poche ore sarei stata a casa!
Quando sono stata a Parigi il mio primo impatto è stato il freddo…c’erano solamente due gradi e io venivo da un posto dove ce n’erano 30!
Siamo saliti sul secondo aereo…e la stanchezza era tanta…mi sono addormentata un po’…ma al mio risveglio la poltrona sembrava avere le spine…non riuscivo a stare ferma…
Siamo atterrati. Bene, a quel punto speravo che le valigie arrivassero in fretta…e le mie preghiere sono state esaudite!Prendiamo le valigie ma dobbiamo farle passare sotto i raggi…nel frattempo avevo già visto tutti quelli che erano lì ad aspettarmi…e i controllori mi chiedono delle statuette che ho in valigia se sono di legno o se hanno avorio…io rispondo che è solo legno…dai veloce che devo andare di là!
Ci lasciano le valigie e finalmente dopo sei mesi io posso toccare e abbracciare le persone che amo…le persone che mi hanno sostenuto costantemente nel mio sogno…sono lì…e sono sempre uguali…sono sempre loro…!
E’ gioia pura!
Si va a mangiare…si scherza…si parla e sembra di non essere mai stata via…solo…che freddo!!!
Quel giorno ero adrenalinica… ero contenta di essere finalmente a casa…e di avercela fatta…di aver portato fino alla fine il mio impegno.
I giorni seguenti erano stati più duri…ero finalmente a casa…ma la mia testa era ancora in Africa…era ancora ad Agoè…e mi chiedevo come mai succedesse questo…dopo la tanta attesa di tornare…
Ci si sente scombussolati…ubriachi per la velocità con cui viaggia questo mondo…per la ricchezza e tutte le comodità che ci sono qui…
Era sei mesi che non guardavo la tv…e mi sembrava ci fossero solo cazzate…non mi interessava più…
I discorsi a cena o con gli amici erano molto diversi da quelli che si facevano là…in Africa si parla solo di persone malate…o che hanno problemi…o di morte…
Poi, piano piano, si ritorna ad appropriarsi della propria vita…si riprendono gli affetti…si comincia a cercare di viaggiare alla stessa velocità…si rincontrano facce amiche…e si ha meno paura…si cerca di portare testimonianza di quello che si è imparato là…si parla, piano piano, e poco alla volta,di quello che si è visto…e di quello che si è vissuto…
Sto cercando di mantenere vivi i rapporti con le persone che sono ancora là a fare i volontari…con le persone che vivono là, le stesse con le quali sono in debito per tutto quello che mi hanno insegnato…e le persone che sono tornate e che hanno vissuto con me o che io ho vissuto con loro…perché se trovi qualcuno con cui sta bene “camminare insieme è più facile che camminare da solo”!
Ora sono qui…il mio prossimo obiettivo è trovare lavoro. Ma ci sono obiettivi un po’ meno palesi…tipo essere più presente per i miei familiari…parlare di più…non mi interessano più le cose materiali…ora ho bisogno degli affetti!Voglio parlare con le persone…sentirle e farmi sentire…
E poi…ci sarà sempre una parte di me che è restata in Togo…e so per certo che il Togo ha una parte di me…un giorno tornerò là…a salutare tutte le persone a cui ho stretto la mano quel ultimo giorno e a stringerne altre di nuove…
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa mia avventura…anche chi mi ha sostenuto con il pensiero…e ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito su questo blog…e che mi hanno scritto…mi avete dato forza!
Ora vi chiedo solo di non dimenticarvi che il mondo che vi ho descritto esiste davvero…e noi possiamo fare qualcosa…
Dunque è la fine di questo blog?! No…è l’inizio di una nuova vita con la consapevolezza che esiste un’altra parte di mondo…e dentro me esistono tutti i suoi insegnamenti…

Merci à tous le monde!

venerdì 21 novembre 2008

Il Carcere

Agoè, 5.10.2008 

Oggi Messa in carcere...o per meglio dire preghiera in carcere visto che il prete si presenta 2 volte su 4! Praticamente vanno a fare visita ai galeotti tutti i pastori delle varie sette ma i preti cattolici no! Ma qui se provi a dire su ai preti ti rispondono che sono tutti bravi e non commettono mai peccati!

Praticamente in uno spazio molto ristretto vivono 1600 uomini...le celle sono molto piccoli e ospitano troppe persone...non riescono a sdraiarsi per dormire!

Di giorno lo spazio comune si trasforma in un mercato...dove si possono scambiare la varia merce...mentre si svolgeva la “Messa” tutto intorno il mercato continuava a funzionare...gente che vende...gente che cucina...gente che si lava! Però tutto stretto e sotto il sol leone!

Le condizioni umane per vivere non esistono...ma non so come mai non mi hanno fatto molta pena...sono restata piuttosto indifferente a questo...o forse per come ce l’avevano raccontata mi ero preparata a qualcosa di peggiore...non lo so...

Di sicuro chi riesce ad uscire da lì fa di tutto per non tornarci...o almeno spero sia così...!

Pomeriggio tranquillo in solitaria...forse troppo solitaria...mi sento in attesa...in attesa dell’arrivo di Marco e in attesa di tornare a casa mia...

Ho fatto un po’ di riflessioni...non troppo positive purtroppo...mi rendo conto che torno a casa conoscendo molto poco dell’Africa e degli africani...oltre alle persone che lavorano al dispensario non ho conosciuto altri autoctoni...

E la maggior parte delle persone che vengono al dispensario sono abituate al nostro sistema di ricevere da noi con poco o nulla in cambio...e spero e penso che gli africani non siano così!

Anche con i dipendenti del dispensario c’è stata molto poca gratuità...ad eccezione di due persone, le restanti sono sempre pronte a chiedere...

Del Togo-Stato non ho conosciuto molto..un po’ per sfortuna, vedi il disastro dei ponti che ci ha impedito di muoverci, e un po’ per impegni...

Insomma...oggi non sono riuscita a fare riflessioni positive...magari domani va un po’ meglio!

Un abbraccio

Fede